
Armadio consapevole, argomento di attualità che ci riguarda molto da vicino, cos’è e come si realizza: i consigli di Grazia Firenze.
Le ultime tendenze in fatto di shopping parlano chiaro: acquistare meno, meglio e di qualità.
Da una parte le giovanissime che sempre di più frequentano i nostri negozi alla ricerca di un capo “bello” che duri, come vuole la mamma, e soprattutto che si distingua.
Dall’altra, smart working e nuove abitudini lavorative hanno smosso le coscienze: abbiamo davvero bisogno di tanti vestiti? Possiamo fare con meno e meglio? È possibile avere capi versatili che soddisfino più occasioni d’uso?
La risposta è si! Possiamo arrivare ad avere un armadio consapevole composto da capi di miglior qualità mirati sulle esigenze personali.
Armadio consapevole: il concetto di base del guardaroba
Un armadio consapevole si costruisce nel tempo, è un lavoro meticoloso che può iniziare da zero come nel caso di una giovane donna che magari passa dalla condizione di studentessa a quella di lavoratrice o partire da una base preesistente.
In entrambe i casi è opportuno iniziare dai capi cosiddetti di base per modelli e per colori.
Il concetto di base merita una breve ma doverosa precisazione. Cosa intendiamo per capo di base? E per colore? Esistono basi che vanno bene per tutte le persone?
Quando leggiamo o ci sentiamo dire che, ad esempio, il tubino nero è un capo che non dovrebbe mai mancare in nessun guardaroba, siamo di fronte ad un’informazione superata.
Quello che non dovrebbe mai mancare è quel capo “tagliato” sulla persona in base alle sue caratteristiche, per modello e per colore. Che si tratti di un cappotto, un vestito o un pantalone.
È qui che entra in gioco la nostra esperienza e la padronanza della collezione di cui disponiamo in quel momento. Ci basta una rapida occhiata ed uno scambio di informazioni sulle esigenze della cliente per liberare la nostra creatività.
Armadio consapevole: prima di iniziare, facciamo il punto della situazione
Prima dello shopping consigliamo sempre di fare il punto della situazione perché spesso il contenuto del guardaroba viene perso di vista ed è facile incorrere in acquisti doppi.
Un buon momento è proprio quello del cambio stagione, a questo proposito consigliamo la lettura della nostra guida sul cambio armadio.
Il periodo è perfetto per fare un pò di decluttering, termine che usiamo sempre più spesso.
Decluttering ovvero eliminare la confusione.
Il decluttering non ha a che fare solo con lo spazio fisico è qualcosa di più profondo. Riguarda gli oggetti importanti che vogliamo mantenere nella nostra vita. Un buon decluttering dona un senso di libertà ed energia che si rivela utile in ogni ambito della nostra quotidianità.
Dopo i passaggi di pulizia e riordino, è il momento della shopping list. Una lista dettagliata di ciò che manca o è da rinnovare o è necessario per completare determinati abbinamenti. Il tutto in ordine di priorità d’acquisto.
Ci sono acquisti infatti che per utilizzo e numero di abbinamenti che sviluppano meritano di essere valutati all’inizio della stagione e altri che possiamo rimandare ai saldi.
La tendenza è quella di aspettare gli sconti per gli acquisti “importanti” e togliersi qualche sfizio in stagione. Così facendo, il rischio è quello di accumulare capi che non soddisfano l’economia del guardaroba.
Nel valutare un acquisto non dovremmo fermarci davanti al prezzo sul cartellino ma fare una valutazione più accurata.
La matematica non è un’opinione, come capire se l’acquisto di un capo è vantaggioso? Basterà mettere nero su bianco il costo e sommarlo alle spese di mantenimento (es.: lavanderia) e dividerlo per il numero delle volte che pensiamo di indossarlo.
Quello che otterremo non sarà semplicemente il costo giornaliero ma, il valore effettivo dell’indumento.

Supponiamo di valutare l’acquisto di un nuovo cappotto. Prendiamone in considerazione uno di fascia medio/alta intorno ai 400 Euro. Ipotizziamo di indossarlo per cinque giorni a settimana da Novembre a Febbraio, all’incirca 85 giorni. Di portarlo in lavanderia due volte per un totale di 30 Euro.
Il valore del capo sarà quindi di 5 Euro a giorno. Più o meno l’equivalente di quanto spendiamo al bar per colazione e pausa caffè.

La costruzione di un guardaroba consapevole passa anche attraverso la scelta dei tessuti che oggi sono sempre di più “quattro stagioni”.

Giocando con tessuti e sovrapposizioni scopriremo quanto un capo possa essere indossato anche in stagioni diverse, allungandone la vita e quindi l’utilizzo.
Ricapitolando, un buon guardaroba si ottiene:
- Grazie alla consapevolezza delle proprie caratteristiche;
- Buona valutazione degli acquisti;
- Conoscenza dei tessuti.
Non resta che rifletterci su, riordinare le idee e fare un giro in negozio, noi vi aspettiamo con i nostri migliori consigli personalizzati.
Molto interessante. È che a volte ad inizio stagione c’è bisogno di diverse cose e non sempre è facile scegliere. Io
Piuttosto rinuncio ed aspetto lo so che rischio di non trovare ciò che volevo ma posso eventualmente sostituirlo con qualcosa di simile.
Grazie cara, sai che il tuo feedback è molto importante. Anche aspettare è una buona strategia, l’offerta è vasta e talvolta molto simile. Quindi, una volta che abbiamo le idee chiare, il capo giusto verrà da noi 😉
Sono ottimi consigli. Io mi ritrovo a 55 anni con un armadio pieno di cose che raramente si abbinano tra di loro , quando poi voglio mettere qualcosa per un’occasione non ho niente. Certo che vengo a trovarvi in negozio.
Grazie!!
Luisa, grazie per aver condiviso il nostro pensiero. Ti aspettiamo nei nostri negozi e se hai capi a cui tieni particolarmente, portali pure con te, saremo felici di creare abbinamenti intorno a quello che hai già e merita di essere indossato. A presto.